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Non c'è niente di più sgradevole per un automobilista che rendersi conto che uno pneumatico è a terra appena prima di mettersi al volante. O peggio, di sentire il rumore di una gomma in fin di vita quando si circola a grandi velocità in autostrada. Fortunatamente, molti progressi sono stati fatti dagli anni 50. Oggigiorno, gli pneumatici non scoppiano più come palloncini, e le tecnologie moderne, come quelle impiegate dai runflat o dai tubeless, permettono di evitare numerosi inconvenienti. Anche gli pneumatici standard, di media gamma, sono di una solidità testata.
Su questa pagina potete trovare informazioni relative a:
Corpi estranei: l'intrusione di corpi estranei nel battistrada causa una perdita di pressione più o meno rapida. Spesso sono i chiodi, le viti, i frammenti di vetro o i sassolini appuntiti i principali responsabili delle forature.
Pressione non idonea: contrariamente alle credenze popolari, non è la sovra-pressione ad essere più pericolosa, bensì la sotto-pressione. In effetti, circolare con una pressione insufficiente, può danneggiare la struttura interna dello pneumatico e aumentare la resistenza al rotolamento. Il rischio di foratura è quindi molto elevato e difficilmente individuabile.
In questo caso, non si tratta di sostituire la ruota, ma di adottare l'atteggiamento più appropriato per limitare il rischio di incidenti.
Spesso, il riflesso incondizionato è quello di fermarsi nel momento in cui si avvertono i primi sbandamenti o problemi di direzione. Ma quando si verifica una brutale perdita di pressione, o un'esplosione, il miglior riflesso è quello di accelerare leggermente per recuperare una tenuta di strada sufficiente per una fermata controllata.
Sappiate che continuare a guidare con uno pneumatico forato diminuisce drasticamente la possibilità di riparazione dal gommista.
E' possibile riparare temporaneamente uno pneumatico tubeless (senza camera d'aria) con una bomboletta anti-foratura se i danni non sono troppo estesi. La bomboletta anti-foratura contiene una mousse che consente di limitare i danni.
Bisogna localizzare la zona in corrispondenza della foratura per estrarre il corpo estraneo e iniettare il contenuto della bomboletta nella valvola di gonfiaggio. Una volta ripreso il volante, è consigliabile circolare a velocità estremamente moderata.
Se i tentativi di riparazione temporanea non hanno funzionato, è necessario utilizzare la ruota di scorta. Ricordatevi dunque di verificare regolarmente la pressione del vostro pneumatico di scorta.
Per cambiare la ruota, cominciate tirando il freno a mano e inserendo una marcia per assicurarvi che il veicolo sia fermo durante l'operazione.
Allentate i dadi dei cerchioni, sollevate l'auto con il crick, e finite di svitare i dadi per poter togliere la ruota. Sistemate in seguito la ruota di scorta e riavvitate i dadi. Una volta la vettura a terra, stringete nuovamente i dadi.
La ruota di scorta non è uno pneumatico come gli altri e non consente di guidare a più di 80 km/h! Non deve in nessun caso rimpiazzare lo pneumatico bucato nel lungo periodo.
A meno che voi non possediate un kit di riparazione tubeless e che sappiate utilizzarlo, è necessario recarsi da un gommista.
Alcune officine di dubbia professionalità saranno tentate di fatturarvi la prestazione a prezzi esorbitanti.
Ecco come deve essere riparato uno pneumatico:
Per verificare l'estensione dei danni, è necessario smontare lo pneumatico dal cerchione ed osservare sia la parte esterna che quella interna della gomma. A volte, uno pneumatico che sembra riparabile dall'esterno si rivela poi essere inutilizzabile.
Un semplice tappo non è sufficiente ad assicurare la riparazione dello pneumatico perché non garantisce che l'aria non continui a fuoriuscire. Infine, bloccare il passaggio dell'aria grazie ad una sostanza adesiva è altrettanto inefficace perché l'umidità può comunque infiltrarsi e accelerare l'arrugginimento delle componenti metalliche.
Per essere riparata in modo corretto, la membrana interna deve essere pulita, libera da impurità, tappata e rivestita di una lozione speciale in quanto il composto di gomma che assicura la sigillatura dell'aria richiede una cura specifica per garantire performance ideali.
Si tratta di pneumatici sviluppati inizialmente da Michelin (PAX) e oggi fabbricati da tutti i più grandi produttori. Essi possono vantare la presenza di gomma a rinforzo del fianco, che permette di sostenere il peso del veicolo anche in caso di foratura grazie a dei fianchi estremamente rigidi. In caso di foratura, è possibile continuare a guidare a velocità ridotta (80km/h) fino all'officina più vicina. Gli pneumatici runflat sono marchiati con uno dei seguenti segni, in funzione dei produttori : ZP, SSR, ROF, EMT, RFT e BSR.
Si possono sostituire degli pneumatici runflat con degli pneumatici classici?
E' possibile ma bisogna prestare attenzione ai seguenti fattori:
Si possono sostituire gli pneumatici classici con pneumatici runflat?
No, e questo per diversi motivi:
Sullo stesso asse, siete obbligati ad avere lo stesso livello di usura (5 millimetri di differenza tra la profondità delle scanalature principali) e lo stesso tipo di pneumatico (stesso profilo e stesse dimensioni). Il più delle volte sarete quindi obbligati a cambiare 2 pneumatici.
Per quanto riguarda le vetture a 4 ruote motrici, è preferibile cambiare i 4 pneumatici perché la sostituzione della gomma forata può provocare un malfunzionamento del sistema antipattinamento o di quello per il controllo della stabilità. Questo può, in alcuni casi, provocare dei danni notevoli al veicolo. Non potete sostituire la gomma bucata se non quando gli altri 3 pneumatici sono nuovi o quasi.
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