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Resistenza al rotolamento: la bestia nera del consumo

Si utilizza spesso la questione della scarsa resistenza al rotolamento come argomento di vendita dall'uscita della regolamentazione europea in termini di rispetto dell'ambiente. Ma di cosa si tratta esattamente?

La resistenza al rotolamento è l'energia dispersa durante la deformazione dello pneumatico nell'area di contatto con la superficie stradale e la frizione che ne risulta. Dipende dalle proprietà visco-elastiche della gomma, definita comunemente isteresi.

Essa rientra nel quadro generale della resistenza al movimento alla quale devono confrontarsi tutti i veicoli (inerzia, tiraggio d'aria, ecc.).

Per un conducente che desideri ridurre il consumo di carburante, la resistenza al rotolamento è un fattore chiave per risparmiare diversi pieni di carburante all'anno.

E' generalmente riconosciuto che gli pneumatici la cui mescola in gomma comporti un'importante densità di silice provochino una resistenza al rotolamento meno elevata degli altri.

Gli altri elementi fondamentali da tenere in considerazione sono:

  • Il peso della ruota (cerchi + pneumatici): più leggera è la ruota, maggiore sarà il vostro risparmio in termini di carburante.
  • La rigidità dei fianchi : più i fianchi sono duri, meno lo pneumatico si deforma e meno consuma la vostra auto.
  • La qualità del rivestimento stradale (non modificabile dal conducente).

Come si misura la resistenza al rotolamento?

Disciplinata da regole molto precise (ISO 28580), la misura della resistenza al rotolamento viene effettuata in laboratorio, a una temperatura ambientale di 25°C. Per realizzare tale misurazione, il laboratorio utilizza un cilindro (vedere a lato) sul quale si applica lo pneumatico da testare, con un certo carico e pressione.

Una prima misurazione è fatta senza lo pneumatico. Si fa girare il cilindro a vuoto e si misura la forza necessaria per applicare questo movimento. In seguito, una seconda misurazione viene effettuata con lo pneumatico, misurando nuovamente la forza necessaria per far girare il cilindro.

Infine, calcolando la differenza tra le due forze, si ottiene una forza definita resistenza al moto, espressa in chilogrammi per tonnellata.


N.B.:

Quando si sostituisce uno pneumatico usato con uno pneumatico nuovo, la resistenza al rotolamento aumenta in media del 20%, il che può provocare un leggero aumento del consumo di carburante nei primi mesi di utilizzo.

La resistenza al rotolamento può variare nel corso di un tragitto: una volta scaldati gli pneumatici, la resistenza diminuisce.

Il coefficiente di resistenza consente di capire perché alcuni conducenti preferiscono degli pneumatici dai profili marcati, perché la resistenza e gli ostacoli sono distribuiti su una superficie maggiore, il che contribuisce a migliorare la durata dello pneumatico.


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